Abitudine
diffusa è quella di sbucciare la frutta prima di mangiarla, ma proprio nella
buccia della pera è presente la pectina,
una fibra solubile che aiuta il transito
intestinale e l’eliminazione del colesterolo cattivo. Comunque, la pera
sbucciata è ugualmente utile per contrastare la stitichezza. Altra fibra
alimentare adatta a ridurre il colesterolo è la lignina, che si trova anche nei fagioli.
Mangiare la
pera, e la frutta in genere, presenta il vantaggio di consumare un alimento
crudo assimilando così le vitamine più efficacemente: nonostante siano
contenute in percentuali più elevate nelle verdure, molte di esse occorre
cucinarle e la cottura danneggia le vitamine termolabili, cioè sensibili al
calore, come la vitamina C (http://goo.gl/Jlwyul), di cui
il nostro organismo può beneficiare mangiando la pera fresca e non quella
sciroppata che viene cotta per garantire la conservazione in barattolo.
La pera
contiene molta acqua e l’effetto diuretico aiuta l’organismo ad eliminare le tossine e contiene fruttosio, trasformato in glucosio dal
fegato per la produzione di energia necessaria all’organismo.
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